L’attuale tendenza di chi si approccia al web per la scelta delle vacanze estive in campagna o delle fughe dei week end sembra indirizzarsi sul contatto diretto presso le singole strutture o attraverso l’utilizzo piccoli portali.
Questo è quanto è emerso anche dal BTO di Firenze.
Se è vero che la visibilità sul web dei piccoli portali di intermediazione non può concorrere con quella dei grandi portali del turismo è vero anche che i secondi possono offrire un valore aggiunto notevole riguardo all’attenzione al cliente.
Penso che si sia innescato un processo di ritorno al contatto diretto con gli operatori turistici che sul web si traduce proprio nella necessità di contatto umano e immediato con in nostro interlocutore.
Le piccole agenzie di incoming come DivinaToscana.net che operano quasi esclusivamente online, trovano la loro forza soprattutto nella immediatezza della risposta al cliente e nella familiarità con cui si interloquisce.
I potenziali clienti si stanno stancando della impersonalità dei call center e si rinnova invece la necessità di parlare con una persona definita.
Quello che si cerca e che ci si aspetta da queste piccole agenzie di intermediazione sono dei consigli, dei suggerimenti di viaggio specifici, definiti sulla base delle esigenze del cliente.
Si individuano due macro target ben distinti nel mercato del turismo italiano:
quelli che dalla vacanza si aspettano comodità e riposo e
quelli si approcciano alla vacanza con l’intenzione di vivere una nuova esperienza.
Per il primo macro gruppo l’attenzione si focalizza sulla scelta della struttura in base al confort che questa può offrire , mentre per il secondo gruppo è determinante la conoscenza del territorio e dei suoi costumi.
Se cinque anni fa si utilizzavano guide come lonelyplanet o roughguides per approcciarsi ai luoghi da visitare proprio per il loro carattere di familiarità e per i consigli che fornivamo ora mi aspetto che questo compito venga svolto dalle piccole agenzie di incoming che operano su un territorio definito.
Pensare di introdursi sul web cercando di rivolgersi ad un pubblico generico a mio parere ad oggi risulterà un progetto fallimentare, ritengo invece che sia più importante focalizzare l’attenzione su un target definito ed offrire un valore aggiunto fondamentale che si concretizza nella conoscenza del territorio e delle strutture proposte.
E’ impensabile che i grande tour operator abbiano visitato tutte le strutture inserite sui loro portali, le informazioni che offrono sono quindi limitate alle fotografie di queste, diversamente l’ agenzie di incoming che solitamente sono gestite da 2 al massimo tre persone e che operano sul territorio oggetto della promozione promuoveranno solo quelle strutture che hanno avuto modo di vedere, ristoranti dove hanno mangiato ed esperienze che hanno già vissuto.
Conoscere ciò che si vende è alla base del progetto.
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